Raimondo Sandri, designer e art director, ci parla in esclusiva della sua Collezione Aura, che verrà presentata venerdì 18 settembre al Castello di Meleto e rimarrà in esposizione nelle settimane successive.
Come nasce Collezione Aura?
La Collezione Aura con le sue opere ha dato forma al un mio pensiero, a quello cioè di fare luce sul passato remoto del vino. Il progetto ha voluto indagare sulle origini della nostra cultura mediterranea che è legata indissolubilmente dai tempi remoti al vino e ad alcuni materiali come il marmo, l’opus signum, i metalli duttili, per ricavarne una serie di opere, che pur con lo sguardo rivolto al passato, fossero in grado di aggiungere valore e innovazione alla cultura del vino. Questa collezione rappresenta una prima serie di opere rivolte a manifestare in maniera scultorea e scenografica dei concept legati ai comportamenti contemporanei, quindi a coinvolgere il design e non solo l’arte.
Cosa rappresenta Collezione Aura e in che modo cerca di definire una nuova visione degli spazi del vino?
Gli spazi dedicati al vino sono molti e spesso ricorrono a soluzioni estetiche e progettuali dettate apparentemente da una lettura superficiale della propria identità e spesso allineate a quella dei concorrenti. Ritengo invece che gli spazi del vino, come nella moda, possano essere importanti veicoli di comunicazione e seduzione, se chi li interpreta ha la capacità di esprimere una personalità unica e distinguibile. Aura rappresenta una nuova opportunità di vestire gli spazi del vino con le molteplici interpretazioni legate al mondo art and luxury. La mia collaborazione con il brand Paratico Design offre proprio uno sguardo diverso rivolto al mondo del Vino, dove tecnica, design e lusso trovano il loro punto di incontro.
Venerdì 18 settembre al Castello di Meleto verrà presentata la Collezione: cosa ci può dire di questo evento?
Il Castello di Meleto, nel cuore del Chianti, che ospita la prima presentazione in Italia della Collezione Aura, è la perfetta rappresentazione di un luogo carico di storia e conscio della propria identità culturale, paesaggistica ed artistica. Negli spazi del Castello risalente al 1200 verranno esposte le opere che qui trovano una collocazione capace di enfatizzare forme e materiali, di sottolineare la forza artistica così come la loro funzione. Questa partnership consolida il rapporto tra Vino e Arte contribuendo alla diffusione di eccellenze del nostro Paese.